Biopolitica

o del perché viviamo fra controllo e trasgressione

Sostenuta dall'idea di una mappatura trasversale e totale, la società del controllo vive nell'illusione di disinnescare il potere sovversivo dell'Altrove. Per quanto tracciabile e sorvegliabile, il confine resta però una soglia teoretica permeabile

Mettere in discussione il modello conoscitivo occidentale significa minare il modello democratico, perché fondato sulla necessità del segreto per riconoscere e livellare le differenze. Nello scoprirsi anarchica, la conoscenza spinge a ripensare una società capace di valorizzare diritti e libertà senza cedere alla morsa del controllo

La sostituzione degli spazi confessionali agli spazi dialettici, oggi, non è che la riproposizione dell'efficace modello cristiano di stanamento del desiderio, ma la società del controllo è chiamata a fare i conti anche con il doppio gioco del "segreto tattico"

Grazie all'illusorietà del "come se" e della simulazione, la norma stempera la propria insopportabilità ingiuntiva, ma riproduce anche quel processo di scissione del soggetto che alimenta spazi di resistenza. Solo incarnandosi il controllo può raggiungere l'efficacia massima; l'entrata nell'era della biopolitica e della biotecnologia

La capacità di cumulare esperienze non solo nella memoria della mente, ma in quella della carne, dà modo al corpo di produrre risposte imprevedibili perché oltre ogni temporalizzazione analitica. Dipendendo da processi individuali, questi fenomeni trasgressivi eludono però anche l'enunciato

L'eccesso di stimolazione ed erotizzazione dei corpi, prodotto dalla società contemporanea, porta a una forma di inerzia compensativa: lasciar correre nell'indifferenza, onde evitare d'implodere nella contraddittorietà dei messaggi. Dalla comunicazione per segni a quella per simulacri

I fenomeni di estetizzazione e auto-spettacolarizzazione, tipici della società contemporanea, crescono parallelamente allo sviluppo della città, lente d'ingrandimento dei flussi di potere che investono il corpo. Il risultato è un inaspettato connubio fra seduzione e verità

Da supporto di scrittura a stratificazione in grado di far attrito: le immagini che definiscono l'organico, evocate dalla sua capacità di risposta ai flussi di potere, sdoppiano l'esercizio del controllo, ma mettono pure in crisi la nostra modalità di lettura del vivente

Il sentire transgender alimenta nell'uomo contemporaneo lo sdoppiamento del piano reale e virtuale, moltiplicando nel metaverso le possibilità percettive, ma sviluppando anche la consapevolezza dell'ambiguo potere del simulacro attraverso l'avatar e il clone

La riscoperta di una logica ternaria, in grado di ricomporre i chiasmi squilibrati fra essere ed esistere, porta con sé nuove illusioni biotecnologiche. La fine della ragione è l'inizio del corpo